PoliticaGilad Shalit torna a casa

Gilad Shalit torna a casa

Cinque anni, millenovecentotrentaquattro  giorni,  e ancora poche , lunghissime ore…. Gilad Shalit torna a casa. In cambio del soldato, Israele liberera’ oltre mille detenuti palestinesi, molti dei quali condannati per terrorismo.

Cari amici, vi propongo le emblematiche immagini di una notte straordinaria Sono state scattate a  Gerusalemme,  nella tenda di mamma e papa’ Shalit:  il loro sorriso non necessita  commento. A stringersi gioiosamente attorno a loro, centinaia di persone. Israele  ha rispettato l’impegno preso con i suoi soldati: riportarli a casa.  Anche Gaza festeggia: decine di migliaia di persone sono scese in piazza. Tra loro, i militanti del braccio armato di Hamas.

Claudio Pagliara, giornalista e autore, racconto gli Stati Uniti al pubblico della RAII. Ho scritto “La tempesta perfetta. USA e Cina sull’orlo della terza guerra mondiale”, Edizioni Piemme

Comments (2)

  • Paolo

    Claudio anzitutto grazie per avermi confermato fra i tuoi amici su FB la cosa mi onora non poco. Grazie per ciò che fai, sono sicuro che l'arma per districare i conflitti è SEMPRE l'informazione e questo tu lo sai da anni...Ma al di là dei complimenti personali dimmi...Era davvero necessario in questo momento coinvolgere anche indirettamente quel boia che è ASSAD nei negoziati? Perchè se la Siria si è presa i deportati di HAMAS è chiaro che è stata coinvolta...Gira la domanda al signor Primo Ministro se puoi... e comunque Shalom e Mazel' Tov per gli Shalit Paolo

  • Mara Marantonio

    Caro Claudio, l'opinione di chi risiede a tre ore e passa di aereo da Israele ha un sapore, per così dire, teorico. Forse, dico forse, se fossi un'israeliana, sarei stata in quel 20% che era per il no -e questo non certo per risentimento verso gli Shalit, anzi: non comprendo l'astio di alcuni verso a Papà Noam che si attacca a tutto per salvare il proprio figlio-. Ho seguito, pur dai giornali, la c.d. Seconda Intifada e conosco tante storie, a Te note assai più che a me. Ma davvero non so...certo che se Olmert avesse continuato la guerra del 2008/2009, il problema non si porrebbe. Quel che è certo comunque è che la vicenda Shalit ha messo in luce, come scrive anche un'altra mamma, quella di Udi Goldwasser, l'abissale distanza, anzitutto morale, tra Israele e i suoi nemici; tra i nemici nessuno si sarebbe mosso per salvare un figlio: basta poi guardare i loro funerali e quelli degl'israeliani per vedere quanto sono diversi nel cuore. L'innocente Gilad -provatissimo, ma che fa il saluto militare prima dell'abbraccio al Premier, commovente, a dir poco- vale ancor di più di 1000 di loro. Ma le nostre anime belle capiranno mai questo? Forse qualcuno a Gaza, come scrive ancora la mamma di Udi, ha capito e non è fiero dei propri leaders.

Comments are closed.

c

Lorem ipsum dolor sit amet, unum adhuc graece mea ad. Pri odio quas insolens ne, et mea quem deserunt. Vix ex deserunt torqu atos sea vide quo te summo nusqu.

Subscribe to our Newsletter

Sign up to get all our latest updates & book release news.

    [email* your-email placeholder "Inserisci la tua e-mail" akismet:author_email]