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New York in confinamento

Link al Tv7 del 15/04/2020

Il Vessel, ad Hundson Yard, il simbolo di una  New York che guardava con ottimismo al futuro. Oggi la struttura color rame campeggia surreale su una piazza deserta.

Il virus ha costretto ad un lungo sonno la città che non dorme mai. Da metà marzo, negozi, ristoranti, teatri hanno chiuso i battenti.

Persino la metropolitana per la prima volta nella storia si è fermata.  Niente corse tra l’una alle 5 di notte. I  vagoni si erano trasformati  in dormitori per gli homeless.

Una delle espressioni   di New York in confinamento è la sofferenza. La pandemia ha causato più vittime che in qualunque altra città del mondo, già ventimila. E ha bruciato centinaia di migliaia di posti di lavoro, spingendo nella povertà chi viveva una vita decorosa.

Qui siamo ad Harlem. La coda davanti a questo centro di distribuzione gratuita del cibo si  allunga ogni giorno di più

Dina Morton, manager di Community Pantries

Abbiamo clienti che di solito non si servono di questo servizio. A causa della disoccupazione, vengono qui per la prima volta.

Erika

Molte persone come me hanno perso il lavoro, non abbiamo i soldi per comprare il cibo. Questo servizio dà cibo a tutti

Ma New York in questi che sono i suoi giorni più tristi mostra anche un altro volto, quello della solidarietà.

Annalisa Iadicicco, The Blue Bus Project

Ho deciso di continuare il lavoro di The Blue Bus che è quello di portare incontri nelle comunità. Di solito con l’arte. Questa volta portiamo messaggi di positività e incoraggiamento come queste scritte che vedete sil bus: “Stand strong New York”, che significa “Sii forte New York” e “keep on trucking” “continua ad andare avanti forte così”. Ho anche deciso di fare volontariato. Oggi stiamo trasportando civo a famiglie che ne hanno bisogno.

Annalisa è un’artista. Da oltre 20 anni vive a New York. Era  a due passi dalle torri gemelle,  l’11 settembre.  In sei scatti ha immortalato il crollo della seconda. Dal 2016, percorre le strade della Grande Mela con questo vecchio scuolabus allegramente decorato.  In tempi normali, realizza attività di animazione per bambini. Da quando è scattato il confinamento, porta cibo recuperato da City Harvest a chi è rimasto senza lavoro.

Annalisa Iadicicco, The Blue Bus Project

Il volontariato è nel mio DNA. Vengo da una famiglia di missionari. Mio zio è missionario in Amazzonia. Mia Zia tra i bimbi poveri del Perù

A Wall Street, la statua della bimba impavida sembra meno spavalda. Davanti al tempio della finanza abbandonato, la performance di una coppia di artisti. Lei interpreta una Statua della Liberta con mascherina e camice da infermiera.

Maria Campari, The ballet Popular

Vogliamo   rendere un tributo a tutti quelli che continuano a lavorare anche in questa situazione di emergenza e consentono a New York di funzionare e restare forte

L’applauso che ogni sera, alle 7 in punto, rimbomba nelle strade altrimenti silenziose di New York  è l’espressione corale della gratitudine dei cittadini  per gli eroi  di questa crisi:  i medici e gli infermieri, innanzitutto. Ma anche i commessi, gli addetti alle pulizie, i pony express. Tutti coloro che continuano a lavorare, mentre il resto della città è in quarantena.

Dawn Cardello, infermiera, Ospedale  Northwell Health

L’afflato da parte della comunità, il riconoscimento che le infermiere hanno ricevuto è davvero molto travolgente. Per la nostra professione con c’è mai stata tanta considerazione. E sentirla  ora tocca il cuore……….

(in lacrime)

Ecco, non trattengo l’emozione, mi spiace… 

Non ci aspettiamo di essere chiamati eroi. Abbiamo studiato per diventare infermieri.,. E questo è quello che siamo nel nostro cuore.

La vita a New York si è fermata, ma il suo cuore continua a pulsare.

Guardia, Memoriale 11 settembre

Metto una rosa nel giorno del compleanno delle vittime, tutto qui.

Il Memoriale dell11 settembre, come tutti i musei, è chiuso al pubblico. Ma le tremila vittime continuano ad essere onorate così: una rosa bianca sul nome e una foto da spedire ai familiari. Il fioraio che fornisce le rose ha chiuso i battenti, Per non interrompere la tradizione, lora le fa arrivare appositamente dall’Olanda.

Alice M. Greenwald, Presidnete del Memoriale dell’11 Settembre 

I familiari  vivono in ogni parte del mondo. Ricevere la foto della rosa deposta sul nome nel giorno del compleanno molto importante, è il segno che i loro cari non sono stati dimenticati.

Claudio Pagliara, giornalista e autore, racconto gli Stati Uniti al pubblico della RAII. Ho scritto “La tempesta perfetta. USA e Cina sull’orlo della terza guerra mondiale”, Edizioni Piemme

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