Archivio 'Hetian'

Finestra sull’Oriente: il mio buongiorno
21 Maggio 2018

Finestra sull’Oriente: tessere la seta, come un tempo a Hetian

Hetian (Hotan) lavorazione tradizionale seta

Il mio buongiorno in una foto al giorno: Hetian (Hotan): una fabbrica dove ancora si producono tessuti di seta utilizzando le tecniche tradizionali.

Vicino Hetian (Hotan in italiano) c’è una fabbrica, finanziata dal governo, dove la seta si lavora ancora con le tecniche di un tempo.

Ai telai lavorano anziani maestri che fanno questo mestiere da quando erano bambini. Ogni giorno, un artigiano può produrre dai 4 ai 5 metri di tessuto. E’ un lavoro faticoso, che richiede l’uso delle mano e dei piedi.

Si tratta di una produzione marginale. La stragrande maggioranza della seta “made in China” viene oggi prodotta in fabbriche completamente automatizzate.

La seta era solo uno dei manufatti
cinesi che transitavano lungo l’omonima  via. Grande cliente era l’antica Roma: il disavanzo nella bilancia commerciale provocato dall’acquisto di seta all’epoca era fonte di grande preoccupazione. A ben vedere, duemila anni dopo, in modo non dissimile, Stati Uniti e Europa si sono alle prese con problemi analoghi.

Finestra sull’Oriente: il mio buongiorno
20 Maggio 2018

Finestra sull’Oriente: il mercato della giada di Hetian

Mercato della giada di Hotian Hotan

Sassi di giada in vendita a Hetian

Il mercato della giada di Hetian (Hotan).

Hetian (Hotan in italiano) nello Xinjiang, vanta la giada più pregiata della Cina. Ogni domenica, i mercanti mettono in vendita la materia grezza trovata nei dintorni. La trattativa si conclude, come vuole la tradizione, con una stretta di mano.

Un sasso di giada di medie dimensioni può costare decine di migliaia di euro. La più pregiata giada di Hetian e’ bianca, non verde come quella della Birmania.

E’ l’ultima tappa del mio viaggio lungo l’antica via della seta. Stasera rientro  a Pechino.

Grazie per avermi accompagnato.