Claudio Pagliara, giornalista RAI

Itaca, il blog del giornalista Claudio Pagliara, corrispondente RAI per gli Stati Uniti.


News
4 Febbraio 2010

Berlusconi amico di Israele piace anche al presidente Abu Mazen

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Claudio Pagliara

Gli antiberlusconiani storceranno il naso, e ancor di più i nostalgici filo palestinesi ad oltranza. Eppure, né l’affermazione netta  del diritto di Israele a difendersi dal lancio di razzi di Hamas, né l’accoglienza fuori del comune tributata dalla Knesset al premier italiano Berlusconi, hanno rabbuiato il volto del Presidente palestinese Abu Mazen, che ieri a Betlemme gli ha riservato un’accoglienza calorosa.

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23 Dicembre 2009

L’Europa risponde con intransigenza al pragmatismo di Netanyahu

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Claudio Pagliara

Il premier Netanyahu ha dato prova di grande pragmatismo. Trattando con Hamas per liberare Shalit, accettando la creazione di uno stato palestinese e il congelamento di nuove costruzioni negli insediamenti. In cambio, l’Europa ha definito Gerusalemme Est "un territorio occupato", mentre in Gran Bretagna un tribunale emetteva un mandato di cattura per l’ex ministro Tzipi Livni e il ministero dell’alimentazione inaugurava il boicottaggio dei prodotti israeliani.

7 Dicembre 2009

Gli insediamenti sono il punto più basso dei rapporti fra Europa e Israele

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Claudio Pagliara

La presidenza dell’UE prepara una bozza di risoluzione che  sembra copiata con carta carbone da un documento palestinese, sui confini del ’67. I rapporti tra Europa e Israele hanno toccato uno dei punti più bassi rendendo impossibile la vita a Netanyahu. All’ingresso di Ofra, uno degli insediamenti, i coloni che fino a ieri si fidavano ciecamente del premier gridano: “Bibi: Arabs in, Jews out”

24 Settembre 2009

Per gli Usa il problema non sono gli insediamenti di Israele ma l’Iran

di

Claudio Pagliara

La posizione cauta espressa dagli Usa sugli insediamenti di Israele, al vertice di New York, è uno dei primi segnali del cambio di rotta di Obama in Medio Oriente. Ma il banco di prova resta l’Iran. E’ tempo che il presidente americano rompa gli indugi e promuova delle sanzioni più incisive contro un regime che minaccia non solo Israele, ma anche gli alleati arabi degli Stati Uniti.