Il Vessel, ad Hundson Yard, il simbolo di una New York che guardava con ottimismo al futuro. Oggi la struttura color rame campeggia surreale su una piazza deserta.
Il virus ha costretto ad un lungo sonno la città che non dorme mai. Da metà marzo, negozi, ristoranti, teatri hanno chiuso i battenti.
Persino la metropolitana per la prima volta nella storia si è fermata. Niente corse tra l’una alle 5 di notte. I vagoni si erano trasformati in dormitori per gli homeless.
Una delle espressioni di New York in confinamento è la sofferenza. La pandemia ha causato più vittime che in qualunque altra città del mondo, già ventimila. E ha bruciato centinaia di migliaia di posti di