Cina, crediti sociali
Servizio andato in onda nella puntata del 6/9/2018 di Codice
Testo del servizio:
Il promontorio su cui sorge Roncheng è di rara bellezza. Siamo nello Shangdong, ricca provincia della Cina Orientale.
Qui il futuro è già cominciato. Basta attraversare la strada per rendersene conto. Le auto rispettano le strisce pedonali. Non accade quasi mai altrove.
STAND UP
Questa città si è distinta, guadagnandosi il primo posto, nell’applicazione del cosiddetto certificato di affidabilità., un sistema che il governo cinese intende applicare su scala nazionale entro il 2020.
Davanti alla sede dell’anagrafe, un futuristico edificio a forma di disco volante, campeggiano i tabelloni con la lista dei cittadini e delle società modello.
STAND UP
Questa donna ha trovato una grossa somma di denaro e l’ha restituita. … nel medaglione verde il carattere cinese “Cheng”, che significa “affidabile”.
Nello sforzo di semplificare la burocrazia, il municipio ha radunato qui tutti i servizi al cittadino. Questo è lo sportello per richiedere il certificato di affidabilità (crediti sociali). L’ufficio che stabilisce il punteggio di ogni residente si trova al piano superiore. Il responsabile non accetta interviste. Ronchcheng non vuole accendere i riflettori su un esperimento sociale che in Occidente echeggia la serie tv Black Mirror.
I cartelli esplicativi piazzati nel corridoio però sono sufficienti per farsi un’idea di come funziona il sistema. Ad ognuno dei 700 mila abitanti è assegnato un credito sociale di mille punti. Da qui si parte. Si può salire o scendere sulla base di criteri sono molto più estesi e intrusivi di quelli che regolano una patente a punti. Nel sistema confluiscono dati provenienti dalle banche, da internet, dai tribunali, dalle aziende. Comportamenti deplorevoli determinano la perdita di punti, attività socialmente utili ne fanno