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La tre giorni di Berlusconi e di metà del Consiglio dei ministri italiano a Gerusalemme segna il ritorno dell’Europa sulla scena diplomatica mediorientale. Il sogno svelato dal presidente del Consiglio, quello di vedere Israele nell’Unione Europea, non è frutto dell’inguaribile ottimismo berlusconiano in politica estera.
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