Libano, il bacio del serpente
Mettiamola così, cari amici. Vostro padre viene assassinato, un tribunale individua i killer, e voi, figli ingrati, cosa fate? Date il benvenuto a chi quei criminali ha armato e finanziato. Non è una boutade , non è un paradosso. E’ ciò che è accaduto ieri sera, al gran ricevimento del nuovo padrone di casa del Libano, il presidente iraniano Ahmedinajad. A rendergli gli onori dovuti c’era anche il primo ministro Saad Hariri. Chissà se almeno lo ha sfiorato il rimorso di coscienza quando ha stretto una mano che gronda di sangue paterno.
Rafik Hariri, il padre di Saad, ex premier libanese, fu ucciso il giorno di San Valentino del 2005, in un attentato terroristico spaventoso. Al termine di complesse indagini, il tribunale ad hoc istituito dall’Onu e’ ora sul punto di incriminare alcuni alti dirigenti Hezbollah per complicita’ nell’attentato. L’indiscrezione non ha indotto, come ci si potrebbe aspettare, Saad Hariri, che di un leader non ha neppure una vaga somiglianza, ad assumere nei confronti di Hetzbollah un atteggiamento meno accomodante. Al contrario. Non ha mancato di partecipare, con tutta la nomenklatura, alla festa in orone dell’illustre ospite iraniano, che degli assassini paterni, gli Hetzbollah, e’ il piu’ grande sponsor.
Una figura tragica quella di Saad Hariri. La stretta di mano con Ahmedinajad rassomiglia al bacio del serpente. “Qui mi sento a casa”, ha detto il presidente iraniano a Beirut, davanti alla folla sciita , tra palloncini e petali di fiori. Saad Hariri può cominciare a fare le valigie, la casa libanese ieri ha cambiato proprietario e lo sfratto è solo questione di tempo.
Comments (9)
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Annarita
Senza parole .. accogliere l'assassino di tuo padre a braccia aperte è fuori da ogni logica .spero che la testa del serpente venga schiacciata ....vade retro satana..il problema è che anche da queste parti si aprono le porte ai serpenti .
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Danielle Sussmann
Dopo la terribile sanguinosa guerra civile, purché ci fosse pace, i libanesi accettavano chiunque. Negli ultimi anni, i siti libanesi sia nel Paese che degli esuli dell'Armata del Libano del Sud in Canada, erano molto più incendiari e sostenevano Israele in pieno 2006, augurando piena vittoria allo Tsahal. Con l'uccisione di Pierre Gemayel c'è stato un primo momento di fuoco che poi si è in parte appianato. E' un pò che non li visito, ma mi chiedo: Saad Hariri ha deluso le grandi speranze della "rivolta dei Cedri" all'indomani dell'assassinio del padre; quando già la commissione d'inchiesta dell'ONU voleva indagare sui vertici siriani (fino a coinvolgere B.Assad, colpevole senza dubbi per il presidente Chirac che interruppe le relazioni con la Siria) non si è sentita la sua voce; ora che la commissione d'inchiesta - più che ai mandanti - si limita a produrre le prove per le accuse ai diretti responsabili, Hariri abbraccia lo sponsor ufficiale degli assassini di suo padre. Sembra di tornare al passato, ai baci ed abbracci tra nemici dichiarati, pronti a farsi la guerra e poi a tornare a baci ed abbracci. La Siria avrà compreso il gioco dell'Iran? Da alleato di ferro (dell'Iran) - e mi risulta dotato di un esercito ed aviazione di rispetto - riuscirà la Siria a sganciarsi dall'abbraccio mortale? Ovviamente sempre a dispetto del sogno della Grande Siria, ma recuperando la sua autonomia? Vero che ormai non si tratta più solo di un triangolo incandescente - Iran-Siria-Libano - ma di un quadrilatero considerando la deriva islamista della Turchia. Ma la Turchia è un paese autonomo e gioca tutte le sue carte come ponte energetico tra Asia e Occidente, con un gettito immenso per le sue casse. Non ha nessun interesse a farsi coinvolgere nelle mire egemoniche sul Medio e Vicino Oriente dell'Iran. Ha inoltre i rubinetti del Tigri e dell'Eufrate. Un capitale più prezioso del petrolio, in quell'area. La Turchia ha una certa influenza sulla Siria, da quando si è impegnata a mediare per la pace con Israele. Considerando tutte queste condizioni, è davvero già tutto scritto o avremo delle sorprese come penso?
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Mara Marantonio
Davvero raccapricciante la scena dell'incontro tra il vile giovane Hariri e il protettore (e non solo) degli assassini del padre. Ma terrorizza ancor di più il ghigno di Ahmadinejad, carnale mostro fantascientifico, affacciatosi sul Mediterraneo e, grazie all'amica Turchia, in grado di colpire gli oppositori iraniani all'estero. E la Turchia è parte della NATO... Nulla è già scritto in Medio Oriente, certo. Ma questa grave situazione sarebbe un motivo in più per sostenere Israele; se non per amore, almeno per interesse.
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antonella
mi sembra un'analisi un po' semplicistica e faziosa per un giornalista esperto di esteri e medio oriente...
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francesca
ANALISI MOLTO PUNTUALE PER CHE CONOSCE UN PO' LA STORIA DEL MEDIO ORIENTE FINISCE CON IL NON MERAVIGLIARSI PIU' PER CERTE SCENEGGIATE . . . MA NON E' CHE FORSE E' L'ISLAM IN GENERALE AD AVERE QUALCHE PROBLEMA DI TROPPO???