Cultura, Stati Uniti
11 Luglio 2020

Luci spente a Broadway, the show must go on





Parla Lorenzo Pagano, ballerino solista Matha Graham Dance Company. Tg3 Mondo del  25/5/2020

TESTO Lincoln Center, I tabelloni della stagione sono ancora al loro posto ma le transenne indicano che questo tempio della cultura è chiuso per coronavirus. E dietro l’annullamento degli spettacoli ci sono tanti posti di lavoro persi.

L’industria culturale è tra le prime vittime del virus. Da quando le luci di teatri, cinema, auditorium, arene si sono spente, per i cinque milioni di addetti di un settore che contribuisce per il 4,5% al PIL nazionale si sono spalancate le porte della disoccupazione.    Lorenzo Pagano, 28 anni fa, da 10 a New York, è un  ballerino della compagnia Martha Graham, dal 9 marzo è confinato a casa.  All’inizio è stata dura.  Se l’è cavata con lezioni on line. Ma da pochi giorni non è più disoccupato.

Lorenzo Pagano, ballerino solista Matha Graham Dance Company

Per otto settimane riceveremo il 90 per cento del nostro stipendio. Questa è stata una grandissima notizia. E lavoriamo da casa. Quindi ci incontriamo due volte a settimana su Zoom. Ssiamo ricreando un solo che è andato perso di Martha Grahsm degli anni Trenta.

L’Amministrazione Trump,  con voto unanime di Repubblicani e Democratici al Congresso, ha già stanziato tre trilioni di dollari di aiuti. Una bella fetta è destinata alle piccole aziende, come la Compagnia di ballo per la quale lavora Lorenzo, sotto forma di prestiti che sono  a fondo perduto se utilizzati per pagare gli stipendi e le spese fisse. L’intervento mira a scongiurare che i settori economici più esporti vengano spazzati via dalla crisi casata dal virus.

Lorenzo si allena otto ore al giorno sul terrazzo condominiale dell’appartamento dove vive a Brooklyn.

Lorenzo Pagano, ballerino solista Matha Graham Dance Company

Ti senti più Italiano o amerciano?

Ma sempre italiano. Perché l’Italia non si può abbandonare. L’America mi ha dato molte opportunità, che non avrei mai potuto avere in Italia, le sono davvero grato. Però l’Italia è l’Italia


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