CulturaMiracolo a Gerusalemme

Miracolo a Gerusalemme

Per un curioso gioco dei rispettivi calendari, quest’ano  ebrei e musulmani celebrano le loro ricorrenze religiose piu’ importanti negli stessi giorni. Domenica 5 settembre, di ritorno da Washington, per evitare di crollare addormentato all’ora sbagliata, mi sono lanciato in una passeggiata notturna nella citta’ vecchia. Per i musulmani era la Lailat ul-Qadr, la notte quando, secondo la tradizione, Maometto ha ricevuto il Corano. Per la ricorrenza, 300 mila fedeli sono andati a pregare sulla spianata delle Moschee.

A pochi metri in linea d’aria, il Muro del Pianto era preso d’assalto dagli ebrei che nei giorni precedenti lo Yom Kippur recitano le “slichot”, letteralmente “scuse”, ovvero chiedono perdono per i peccati.

Vivo a Gerusalemme da 7 anni. E’ la prima volta che due ricorrenze cosi’ importanti vengono celebrate senza tensione alcuna.

Nei prossimi giorni gli ebrei celebrano Rosh Ha Shana, il loro capodanno e i musulmani l’Eid al-Fitr, i tre giorni di festa grande che pongono fine al lungo mese di Ramadan. Nelle rispettive lingue, i miei personali auguri: Shana tova e Eid said.

Claudio Pagliara, giornalista e autore, racconto gli Stati Uniti al pubblico della RAII. Ho scritto “La tempesta perfetta. USA e Cina sull’orlo della terza guerra mondiale”, Edizioni Piemme

Comment (1)

  • Silvia

    Grazie per averci raccontato di questi momenti speciali, di umana coesione. Saluti, Silvia

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